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10 gennaio 2022
Notte senza fine (Pursued) - di Raoul Walsh, con Robert Mitchum, Usa, 1947
Notte senza fi ne (Pursued) di Raoul Walsh, con Robert
Mitchum, Usa, 1947
Walsh è regista d’azione, interessato a personaggi vitali, spesso
picareschi. I suoi attori sono stati i re dell’avventura, urbana e
moderna (Cagney, Bogart), elegante (Errol Flynn), distesa (Joel
McCrea, Gary Cooper), aggressiva (Kirk Douglas), sorniona
(Gable), notturna, Mitchum, appunto, da lui scoperto nella sua
vena inquietante con Notte senza fi ne, western dai risvolti gotici
e neri più che psicanalitici. Walsh sa come pochi fi lmare la parte in
ombra del suo eroe. Il fi lm è un lungo, ossessivo percorso per far
luce sul buio di una scena primaria: la notte in cui la sua famiglia
fu sterminata. Le rovine della sua casa sono lì come i resti di una
faida, come una maledizione. Ci sono tombe da scavalcare. Ci
sono matrimoni vissuti come forme di odio e ipotesi di vendetta.
Gelosie (a volte, di affari) sfociano in duelli e imboscate familiari (e
spesso notturne), aggiungono odio a odio. Il genio lirico di Walsh
si scatena senza limiti di generi. Tutto si espande in grandi spazi
(comprese eroiche avventure di guerra) e in azioni di vera energia,
eppure tutto rinvia all’oscura tragedia del protagonista. E la follia
di una ricerca trova il suo paesaggio in una zona impervia e mai
più utilizzata delle Montagne Rocciose. I cieli neri sono tradotti
in «acqueforti» dal fotografo Wong Howe, al pari di certi interni
a luci contrastate. Notte senza fi ne è un western anomalo, scritto
da Niven Busch come Duello al sole, ma così walshiano nel suo
eroe, animato da una passione romantica, anarchica, smisurata.
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