10 gennaio 2022

Duello al sole - (1946) diretto da King Vidor

Duello al sole (Duel in the Sun) di King Vidor, con Gregory Peck, Jennifer Jones, Joseph Cotten, Usa, 1947 David O. Selznick, dispotico produttore e, a suo modo, co-autore del fi lm, lo concepì come una sorta di Via col vento della prateria in gloria della moglie Jennifer Jones. Duello al sole ha in effetti il fascino di una horse-opera wagneriana che, però, corrisponde in tutto all’idea di cinema come dismisura che era di Vidor. Texas, fi ne Ottocento: una meticcia, carnale e tormentata, innesca tra due fratelli una feroce rivalità in amore. Il West arretra a sfondo (anche storico: il contrastato arrivo della ferrovia), si fa paesaggio (maestoso) e colore (i rossi dei tramonti e dei fuochi) delle passioni che agitano personaggi sovrumani. La cui rivolta – sessuale, metafi sica – è tanto più grande quanto più è chiuso il mondo in cui si compie. L’eros s’intreccia con una violenza che sfi ora punte di sadismo, e tutto muove la forza oscura del destino. Il duello fi nale, di morte che gli amanti si danno l’un l’altro su montagne selvagge, si fa materia incandescente per il talento visionario, sfrenato, del King Vidor del dopoguerra: è un atto rituale, iperbolico di amour fou oltre la morte, ha il segno di una geniale tragedia kitsch. Selznick cacciò Vidor prima della fi ne delle riprese. Uno dei registi che si sono poi succeduti sul set fu Sternberg, che confessò di avere in effetti girato alcune scene ma «nello stile di King Vidor». Quasi con il gusto di inseguire il fantasma di un’oltranza così simile e così lontana dalla propria.

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