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11 luglio 2011
Storia Molisana - Il segreto dei Flagellanti
Intorno al 1130 nella città di Campobasso esisteva una chiesa diversa da San Giorgio. Si tratta della chiesa di Santa Croce del Battente sede di una compagnia di flagellanti o battenti. Sembra accertata la loro apparizione nel secolo XI. Ma verso la fine del trecento si erano organizzati in una congregazione o setta religiosa di gente senza una direzione e senza capi riconosciuti. Ne facevano parte individui di tutte le classi anche se la maggioranza era costituita dal popolo minuto ed ignorante che predicava i meriti di chi si flagellava e ne davano pubblico esempio flagellandosi a sangue sulle piazze e quando era loro concesso nelle chiese, per cancellare peccati che non confessavano. Così gli aderenti si riunivano in lunghe e folte processioni innalzando lodi alla Vergine ed ai Santi e contemporaneamente percuotendosi con robusti flagelli che ognuno si fabbricava o procurava secondo l'intensità del proprio fervore. I flagellanti usavano flagellarsi bis in die, due volte durante la luce diurna e una volta durante le tenebre notturne. Per trentatrè giorni a torso nudo, in pubblico, in circolo, mentre un capo intonava il caotico al quale seguivano tutti gli altri. Inoltre diedero luogo a scandali sessuali e a conversioni clamorose di prostitute e di briganti comunque ricercati dalla giustizia per omicidi e sodomie. Non ebbero mai l'approvazione della Santa Sede, ma San Pier Damiani e San Domenico Coricato esaltavano la flagellazione come misura penitenziale idonea a contrastare i naturali impulsi sessuali. Il clero colto non assecondò mai questo movimento che assunse ben presto carattere settario. L'esaltazione mistica del sanguinoso rito finÌ col far credere ai flagellanti che la fustigazione operata direttamente, senza mediazione di sacerdozio, avesse da sola la virtù di dare salvezza all'infuori dei riti carismatici della Chiesa. La compagnia dei flagellanti si diffuse rapidamente non solo in Italia, ma anche nella Provenza, nella Germania e in altre parti d'Europa. Il fanatismo decadde dopo oltre duecento anni lasciando il posto a congregazioni parrocchiali dei disciplini nelle quali in Italia Settentrionale confluirono le cosiddette Scuole del Santissimo Sacramento. Tra gli adepti alla setta dei flagellanti fu censito il re Enrico III di Francia insieme con tutta la famiglia reale. Va inoltre menzionato che nel XII secolo nel contado di Molise risultano esistenti solo tre diocesi: Boiano, Sepino e Limosano. Per quanto riguarda la diocesi di Boiano, i suoi vescovi in questo secolo furono: Bernardo I che pontificò nella sua città al tempo di papa Pasquale II Raineri di Bieda, Adamo o Adammone che fu vescovo ai tempi di papa Gelasio II, Roberto che fu effigiato nel 1151 nelle porte di bronzo della cattedrale di Benevento, Andrea I e infine Matteo.
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