I sette dirigenti di via Roma si spartiscono una torta da 800mila euro l’anno.
I Paperoni della Provincia? Non sono certo il presidente Rosario De Matteis, i suoi assessori e tantomeno i consiglieri. I veri ‘ricconi’ di palazzo Magno sono i dirigenti, che costano ai contribuenti la bellezza di quasi 800mila euro l’anno. Oltre 1 miliardo e mezzo delle vecchie lire vengono distribuiti tra sette super fortunati che ogni mattina vanno a lavorare nel palazzo di via Roma. Gente che non solo non è stata eletta, ma che la faccia ce la mette decisamente meno dei nostri rappresentati politici (questa è una osservazione assai stupida).
Tanto per fare un esempio: De Matteis lo conoscono tutti. Ma quanti conoscono i connotati di Angelo Fratangelo? Eppure lui tra i sette è quello che si becca più soldi. Parecchie migliaia di euro in più al ‘povero’ presidente De Matteis che tra indennità, rimborsi e missioni non arriva nemmeno a 80mila euro l’anno. Nulla se paragonato a quanto intasca il responsabile della programmazione economico-finanziaria che tra stipendio (euro 40.129,98) posizione (69.553,00) e retribuzione di risultato (31.085,25) porta a casa oltre 140mila euro lordi l’anno.
Niente male per uno che è anche responsabile dei sistemi informativi della Provincia,
ma che nel suo curriculum vanta conoscenze di poco superiori ad una patente europea del computer. Inferiore, ma non troppo, la retribuzione di Carmine Iacovelli che tra stipendio tabellare (euro 43.310,90), posizione (51.085,83) e risultato (35.018,94) arriva a quasi 130mila euro l’anno. Tanti master e pubblicazioni per il dirigente dell’avvocatura provinciale, di casa anche all’Università del Molise dove ha insegnato e insegnerà almeno fino al 2012 diritto del pubblico impiego e della giustizia amministrativa.
E’ sul podio, ma al terzo posto in ordine di ricchezza, Gabriella Santoro. Niente male anche il suo totale, 112mila euro l’anno, che la dirigente della programmazione strategica, delle attività produttive ed economiche, culturali, turistiche, della scuola, sportive e ricreativa, raggiunge grazie ai 43mila di stipendio, i 52mila della posizione e gli oltre 16mila della retribuzione di risultato. Una che nel curriculum dice di saper usare la posta elettronica e cita tra le capacità linguistiche un fluente inglese parlato e scritto! Roba che nemmeno viene più inserita nei cv perché scontatissimo.
E ora i ‘poveri’: Vincenzo Toma, a capo della programmazione strategica che però, a differenza degli altri, si consola anche con altri emolumenti (che nel suo caso sono oltre 18mila euro) da sommare ai 40mila dello stipendio, ai 38mila della posizione, ai 13mila del risultato fino ad intascare 110mila euro. All’edilizia civile e scolastica troviamo Giovanna Iannelli che arriva alla terza settimana (e lei dovrebbe arrivarci senza troppo problemi) con 107mila euro l’anno. Come pure Pellegrino Amore (108mila euro) e Giorgio Carissimi. Quest’ultimo, responsabile del provveditorato e gare, centrale unica appalti e contratti dovrebbe cavarsela comunque con poco più di 83mila euro. Sono pur sempre 7mila euro al mese, stipendio da sogno per i comuni mortali. Le informazioni sono tutte sul sito della Provincia di Campobasso così come imposto dal decreto Brunetta del 2009 che chiede alle pubbliche amministrazioni ‘la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance’ nel cui ambito si collocano gli obblighi di pubblicazione dei dati curriculari e retributivi dei dirigenti e di coloro che rivestono incarichi
di indirizzo politico amministrativo, i tassi di assenza dei dipendenti, i curriculum dei funzionari con posizione organizzativa e l’anagrafe delle prestazioni che consiste in un registro in cui devono essere indicati nominativamente tutti i soggetti ai quali siano stati affidati incarichi retribuiti e il cui obiettivo principale deve essere individuato nel contenimento della spesa pubblica mediante lo strumento della trasparenza’. E poi dicono che è un pessimo ministro!
Da la Gazzetta del Molise -
1 commento:
Lodi, lodi, lodi al Ministro Brunetta, allora!
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