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20 gennaio 2022
BARBAROSSA - Regia di Renzo Martinelli. (2008)
È un brutto film come quasi tutti quelli del produttore/regista milanese, ma meno sconcio di quel che hanno scritto. È fantastorico più che storico ma anche meno trash , reazionario e razzista di Il mercante di pietre . Non mancano le date: 1162, assedio di Milano dalle 100 torri (?); 1174, assedio di Alessandria; 1176, sconfitta a Legnano dell'imperatore tedesco Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa (un misurato e razionale Hauer) che, almeno nella 1ª parte, è trattato con rispetto. L'immancabile "cattivo" è il turpe siniscalco traditore Barozzi (un ghignante Abraham) che finalmente muore per mano del fatidico Alberto con la mutria sempre scarruffata di Degan. Si va meglio nel reparto femminile, specialmente per merito della brava Smutniak. Martinelli se la cava bene con i quadrupedi equini. Aiutato dalla fotografia (Fabio Cianchetti) e da un frenetico montaggio pubblicitario, cavalli e cavalcate al trotto e al galoppo si sprecano. I momenti tremendi abbondano, soprattutto nei dialoghi dove il comico involontario trionfa per la gioia dei pochi spettatori non leghisti.
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