30 giugno 2011

Fauna Protetta - Il Tarabuso


Il Tarabuso

Ordine: CICONIFORMI Famiglia: ARDEIDI Specie: Tarabuso (Botaurus stellaris)

Caratteri distintivi
Di forme compatte, con piumaggio prevalentemente di colore giallo marroncino, macchiettato con striature nere. Presenta una macchia nera sulla fronte e sotto gli occhi. Il collo è corto, il becco giallastro e le zampe tozze e verdastre. I sessi sono simili, i maschi sono mediamente più grandi delle femmine. Il peso va dai 600 ai 1300 gr per una lunghezza di 70-80 cm, mentre l'apertura alare può arrivare ai 130 cm.

Distribuzione
È una specie elusiva per la quale è difficile raccogliere dati e prove certe di nidificazione. La distribuzione è frammentata infatti copre la Pianura Padana fino alle coste venete, la Toscana e alcuni siti dell'Umbria e della Puglia.
In Molise negli anni passati la specie nidificava alle foci dei principali fiumi, ed anche all'interno
della Regione in zone paludose ricche di canneti. Negli ultimi anni è in forte riduzione a causa delle trasformazioni ambientali.

Habitat
l'habitat esclusivo della specie è costituito da zone umide d'acqua dolce, localmente anche acque
debolmente salmastre, purché ricoperte da vaste bordure di canneti con un'estesa copertura di erbe palustri.

Abitudini
Crepuscolare, solitario in ogni stagione è il più mimetico dei grandi uccelli della palude, grazie ai suoi colori e alla tecnica di immobilizzarsi con il collo e il becco rivolti verso l'alto riesce spesso a passare inosservato. AI riparo dalla vegetazione svolge tutte le proprie attività. Il miglior modo per individuare questo schivo uccello è dato dal caratteristico richiamo udibile anche a un paio di chilometri di distanza. In genere evita le zone soggette a gelo invernale.

Alimentazione
Si nutre principalmente di pesci, anfibi ed insetti, oltre che di lucertole, crostacei, uccelletti e piccoli mammiferi.

Riproduzione
Le notizie sulla fenologia riproduttiva sono limitate. Le aree di riproduzione sono costituite soprattutto da canneti estesi ed allagati. La femmina costruisce un voluminoso nido di canne e solitamente vi depone fra aprile e maggio 5-6 uova. L'incubazione varia dai 25 ai 26 giorni e i piccoli si involano intorno ai due mesi di età. I maschi possono accoppiarsi con più femmine che da sole poi cureranno la prole.

Fattori di minaccia e protezione
In Europa la specie ha uno status di conservazione sfavorevole, principalmente a causa della bonifica delle zone umide e per l'alterazione di quelle esistenti. La popolazione italiana sebbene sia aumentata negli ultimi decenni, è presente in numero limitato.
I principali fattori di minaccia sono rappresentati dalla scarsa disponibilità di idonee aree di nidificazione, dalla concentrazione della popolazione in pochi siti chiave e dalla mancanza di corrette misure di gestione dei siti occupati. Inserito nella lista rossa come specie in pericolo, particolarmente protetto dalla legge 157/92 è tutelato a livello internazionale da SPEC 3, CEE 1, Berna 2 e Bonn 2.

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