28 ottobre 2020

Parentesi tonde - Regia Michele Lunella (2006)

Vanessa, avvocato di successo e fidanzata da tanti anni, lascia il futuro sposo all'altare il giorno del loro matrimonio e fugge a bordo di un traghetto, decisa a cambiare vita. L'incontro con Emanuela rende più interessanti le sue prospettive. Le due decidono di andare insieme in un villaggio turistico, dove si divertiranno da matte. Cast: Raffaella Lecciso, Francesca D'Auria, Flavia Vento, Giucas Casella, Enzo Fichetti, Nello Iorio, Igor Righetti, Antonio Zequila, Roberta Bonacci, Eva Henger, Karim Capuano, Marco Columbro, Patrizia De Blanck, Pippo Pelo Ci sono film che nascono con la qualifica di trash prima ancora di essere girati. PARENTESI TONDE è uno di questi. D'altra parte un film che propone come protagonista Raffaella Lecciso (sorella della più celebre Loredana e presente con lei in mille trasmissioni televisive dell'epoca) non può nascere con pretese diverse. Se poi ci aggiungiamo che nel cast occhieggiano personaggi come Giucas Casella, la Contessa De Blanck, la pornodiva Eva Henger e persino l’icona trash Antonio Zequila (battezzato come “Er mutanda” in TV) capiamo come le intenzioni fossero quelle di riunire quanti più volti noti del piccolo schermo per attirare un pubblico dai gusti ben precisi. Il colpo di genio sta nel far recitare alla Lecciso (che ovviamente il suo imbarazzo nel farlo ce l'ha) il ruolo della donna delusa dagli uomini e dedita a presunte considerazioni da persona profonda dall'animo intellettuale: il risultato è esilarante. Francesca D'Auria, che l’accompagna nel più classico villaggio turistico balneare popolato da gente bizzarra e animatori palestrati da conquistare, è molto più naturale nella parte della giovane senza pensieri pronta a farsi sedurre. La variante è che nel villaggio si aggira in incognito una talent-scout con il compito di scegliere un volto nuovo da proporre in TV. Tra storielline d'amore, frasi cult, sciocchezze assortite e un concorso di miss in passerella per il finale, una commedia che fa ridere solo per l'approssimazione con cui è girata. Tra montaggio svelto e musiche, comunque, non ci si annoia troppo.

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