Amsterdam, 1945: Otto Frank è l'unico sopravvissuto della sua famiglia e ritorna dal campo di sterminio in cui era internato.
Arrivato nella soffitta dove si era nascosto pochi anni prima insieme alle figlie Anna e Margot e alla moglie ritrova il diario scritto da Anna nel nascondiglio. Leggendolo la sua mente ritorna al 1942 quando la sua famiglia ed un'altra famiglia anch'essa di confessione ebraica per trovare scampo all'arresto delle SS (chiamate nel film Polizia verde) si rifugiarono, grazie all'aiuto di comuni amici, in una soffitta che si trovava sopra una fabbrica nascosta, nel centro di Amsterdam.
La narrazione riprende in presa diretta, scandita dalle pagine scritte da Anna sul suo diario.
Quando prendono possesso del luogo segreto, Otto regala ad Anna un diario in occasione del suo compleanno. Lei si affeziona all'oggetto tanto da annotare su di esso le sue paure e cosa accade nella soffitta. Non mancano riferimenti a quanto accade nel mondo esterno, secondo le notizie portate agli ospiti della soffitta dagli amici che li proteggono. Il film si conclude quando nel 1944 le SS, scoperto il nascondiglio, sfondano la porta della soffitta e deportano tutti nei lager nazisti. Inizialmente Stevens aveva girato un finale che mostrava la deportazione degli 8 rifugiati e la morte di Anna in una Auschwitz e in una Bergen-Belsen ricostruite in studio, ma diverse critiche convinsero Stevens a eliminare e distruggere tale finale, accorciando così il film a "soli" 172 minuti (con la scena di Otto che racconta a voce quanto accaduto dopo l'arresto). In Europa il film circolò in una versione ancora più ridotta a 156 minuti e con un finale ancora diverso, e solo nel 2004 in Italia, con l'uscita della edizione DVD, i 20 minuti circa dell'edizione americana sono stati per la prima volta doppiati e fatti conoscere al pubblico europeo.
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