Venga a prendere il caffè da noi è un film del 1970, diretto da Alberto Lattuada e interpretato da Francesca Romana Coluzzi e Ugo Tognazzi, tratto dal romanzo La spartizione di Piero Chiara pubblicato nel 1964.
Emerenziano Paronzini, invalido della seconda guerra mondiale dopo aver combattuto nel fronte grecoalbanese, è impiegato presso il Ministero delle Finanze, per il quale gira varesotto e comasco. Alla fine è trasferito in qualità di vice-capufficio a Luino, sul Lago Maggiore.
Da sempre diviso tra l'etica del lavoro (si dimostra inflessibile con i raccomandati) e quella del lubrìco, concedendosi qualche avventura a pagamento, si sente ormai "arrivato", contempla e cerca di applicare i principi dello scrittore Paolo Mantegazza. Cioè che un uomo "vero come lui", a una certa età per poter star bene deve avere le 3 C: carezze, caldo, comodo.
Decide quindi di fidanzarsi con una delle tre ricche sorelle Tettamanzi, Camilla, Fortunata e Tarsilla, ereditiere di un bel gruzzoletto lasciato dal padre Mansueto, "patrocinatore legale" con la passione per la scienza e la biologia. Tornato dal viaggio di nozze con la moglie Fortunata e "vaginalmente infiammata", inizia a sollazzarsi anche con le altre cognate, intensificando sempre più i rapporti.
La situazione perdura felicemente fin quando, dopo aver raggiunto il record di tutte e tre in un giorno, nel momento di concupire anche la giovane cameriera Caterina, viene colto da trombosi e finisce in carrozzella, muto, servito e riverito.
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