7 maggio 2019

I senza nome (Le cercle rouge) (1970) diretto da Jean-Pierre Melville.

Penultima pellicola dell'autore, è considerata una delle migliori nel genere della storia del cinema. Durante un trasferimento in treno da Marsiglia a Parigi, il detenuto Vogel elude la sorveglianza del commissario Mattèi e fugge dal finestrino, inutilmente inseguito dai colpi di pistola di Mattèi. Contemporaneamente Corey, in carcere a Marsiglia ove sconta una pena di cinque anni, riceve la visita di un secondino che, dopo avergli annunciato la liberazione anticipata per buona condotta, gli suggerisce un colpo milionario in una gioielleria, sita al primo piano di un edificio che si affaccia su Place Vendôme a Parigi.
Rilasciato il giorno successivo, Corey si reca dal malavitoso Rico per recuperare il denaro dovutogli ed una pistola, scoprendo che con Rico vive ora quella che era la sua amica prima della sua incarcerazione. Ripartito per Parigi, durante una sosta in autogrill si accorge che Vogel, il quale ha raggiunto casualmente lo stesso luogo dopo aver seminato poliziotti e cani poliziotto, si infila furtivamente nel bagagliaio della sua auto. Corey si porta in un luogo isolato e fa uscire Vogel e, dopo un attimo di diffidenza, tra i due nasce un'intesa leale, trovando occasione di aiutarsi a vicenda, soprattutto dopo che Vogel salva la vita a Corey, intervenendo mentre due sicari, mandati da Rico, stavano per ucciderlo. Arrivati nella capitale, Corey convince Vogel a partecipare al colpo nella gioielleria, ma per questo serve anche un buon tiratore. Vogel suggerisce il suo amico Jansen, ex tiratore scelto della polizia, radiato dal corpo per alcolismo ed afflitto da deliri e allucinazioni: il suggerimento viene accettato ma, nel frattempo, il commissario Mattèi ha intensificato le ricerche e sta setacciando il milieu parigino per trovare Vogel. I tre realizzano perfettamente il colpo, ma il ricettatore, precedentemente contattato, si ritira con la scusa dell'invendibilità della preziosa refurtiva in quanto troppo famosa, in realtà per consentire a Rico di tendere una trappola a Corey; i tre se ne accorgono in tempo, ma devono comunque piazzare la refurtiva e decidono di rivolgersi a Santi, proprietario di un importante locale notturno e uomo fidato del milieu, il quale però è stato costretto con un ricatto a diventare un informatore di Mattèi. La polizia organizza così un'imboscata in una villa in periferia, la casa di Mattèi, il quale si spaccia per un grosso ricettatore di preziosi. Solo Corey dovrebbe presentarsi all'appuntamento con il falso ricettatore (egli non conosce Mattèi), ma Vogel e Jansen, subodorando il pericolo, cercano di accorrere in suo aiuto. Moriranno tutti e tre, uno dopo l'altro, sotto il fuoco degli agenti.

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