Cerca nel blog
17 febbraio 2019
Sfida infernale (1946) Un film di John Ford
Un film di John Ford con Henry Fonda, Linda Darnell, Victor Mature, Cathy Downs. Fedele ricostruzione della famosa sfida all'OK Corral.
Sfi da infernale (My Darling Clementine) di John Ford, con
Henry Fonda, Victor Mature, Usa, 1946
«Io ho conosciuto Wyatt Earp. Ai tempi in cui ero aiuto regista, le
comparse erano veri cowboy, e lui veniva spesso a trovarli perché
erano amici. È stato lui a raccontarmi la storia dell’O.K. Corral. Era
un tipo che intimidiva. Alto, avaro di parole, di una calma sorprendente. Non era un gran tiratore ma era coraggioso e si avvicinava
molto all’avversario prima di far fuoco. E così fa in Sfi da infernale.»
Così si confi dava John Ford con il suo press agent Bertrand Tavernier,
spiegando anche l’autenticità dei suoi western, il loro minuzioso
realismo che affonda le proprie radici in una realtà vissuta. Nessuno –
né Allan Dwan (Frontier Marshal, 1939), né John Sturges (Sfi da
all’O.K. Corral, 1957), tantomeno gli altri – ha raccontato come
lui la sparatoria di Tombstone, 26 ottobre 1881, in cui lo sceriffo
Wyatt Earp elimina la banda dei Clanton che gli ha ucciso il fratello.
Ciò che conta in Ford non è l’esattezza nei dati storici (sposta la
sfi da nell’82), è il senso dei fatti. E il ritmo, l’atmosfera. L’infi lata del
bancone del saloon come principio di ogni prospettiva; lo sfondo
della Monument Valley come paesaggio e mito. E contrasti essenziali
che agiscono su più piani di immaginario. Così i Clanton, uomini
della notte e del tradimento, stanno fuori dalla città; la comunità –
una comunità aperta, variegata, tra il West e l’East da cui vengono
Clementine e Doc, ma che esclude indiani e messicani – si identifi ca
con Wyatt Earp, l’eroe morale, un Henry Fonda la cui laconicità sa esprimere i momenti importanti dell’esistenza. Per dirla con
Lindsay Anderson, Ford «ha creato capolavori senza mai tradire la
sua professione, che era quella di regista popolare».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento