5 settembre 2016

Cinema e pedofilia - Il diario di una cameriera (1964) regia di Luis Buñuel,

Il diario di una cameriera (Le journal d'une femme de chambre) è un film drammatico del 1964 di Luis Buñuel, tratto dal romanzo omonimo di Octave Mirbeau Céléstine, già cameriera personale di una contessa, si sposta da Parigi in Normandia, per prendere servizio presso Le Prieuré, la proprietà dei Monteil, una famiglia di notabili. È una donna elegante, raffinata, esperta, e ha carattere. L'ambiente si rivela ben presto moralmente degradato e culla di nevrosi e pulsioni inconfessabili più o meno represse. L'anziano padre della padrona, Rabour, è un feticista, che pretende che la cameriera gli si presenti calzando stivaletti con i quali egli poi si ritira in camera da letto. La figlia, algida e frigida, è impegnata in oscuri esperimenti chimici e nell'ossessiva pulizia dei soprammobili della casa. Il marito, Monteil, è una sorta di satiro, che molesta, con alterne fortune, tutto il personale femminile della casa. Completano il quadro due servette ormai aduse all'ambiente, un'orfana, che circola liberamente nei boschi e per la casa, non sorvegliata adeguatamente dalla zia. Joseph, il custode della casa, è violento e attivista dei movimenti patriottici di estrema destra. Il quadro di insieme è completato da un curato ipocrita e avido e da un militare, vicino di casa, in continua lite con Monteil.

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