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3 gennaio 2022
Piccolo Mondo Antico - di Mario Soldati con Alida Valli, Massimo Serato 1941
Piccolo mondo antico di Mario Soldati, con Alida Valli,
Massimo Serato, Italia, 1940
Sceneggiato da una squadra di raffi nati letterati che andavano
da Cecchi a Bonfantini, è una delle esperienze più colte, morali,
sublimi del cinema italiano di quegli anni. Soldati compie una
precisa, accurata trascrizione del romanzo di Fogazzaro, sfrondato
degli elementi morboso-retorici cattolici a favore di un ritratto
d’ambiente, recuperato nelle sue radici, nelle sue atmosfere, nelle
sue immagini («l’apparire di Alida Valli scarmigliata è l’Ottocento»,
scrive Morreale in una bella monografi a su Soldati), nella sua cultura
fi gurativa (gli Induno, soprattutto, dirà il regista). In questo «piccolo
mondo» ottocentesco, borghese, risorgimentale, il regista-scrittore
torinese si muove a suo agio dispiegando tutto il suo innegabile
talento narrativo con esiti di singolare eleganza e vivacità. Tutto un
mondo – di caratteri (e di caratteristi di talento) – si ordina in un
narrare per apparente «distrazione», sotto cui corre una malinconia
attiva per valori che appartengono alle proprie radici culturali. Del
calligrafi smo, il cui senso negli ultimi anni fascisti è stato a lungo
discusso, Soldati esprime al meglio due componenti essenziali:
una vena più compromessa in dati veristi, in una verità umana
e di paesaggio, e una coscienza, acuita dal rigore professionale, di
distacco nei confronti dei propri materiali fi lmici, che è un fatto di
cultura e resiste al tempo.
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