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29 maggio 2019

Chicken Park (1994) Regia: Jerry Calà

Nel 1994 Jerry Calà decide che è venuta l’ora di diventare grande. Il miglior attore della peggior corrente cinematografica italiana – la commedia Vanzina style – si siede dietro la macchina da presa e dirige il suo primo film. Ovviamente Jerry non poteva limitarsi alla sola regia, lo troviamo quindi protagonista e mattatore assoluto di Chicken Park. Per il suo esordio da regista Jerry Calà sceglie di dirigere una parodia di Jurassic Park.
Nello stesso anno un altro personaggio noto (non riesco a definirlo attore) fa il suo esordio alla regia, sempre con una parodia: parlo di Ezio Greggio e del suo Il silenzio dei prosciutti. Ebbene, Jerry è riuscito a fare peggio di Ezio Greggio! Per quanto brutto sia Il silenzio dei prosciutti, Chicken Park è un lavoro talmente imbarazzante che non è stato nemmeno distribuito in sala. Al contrario, l’opera di Greggio sbarcò perfino in America, dove figurò addirittura tra i film più noleggiati del weekend. La trama di Chicken Park A differenza di molti filmbrutti, Chicken Park ha una trama. Jerry è Vladimiro, un allevatore di polli – o qualcosa di simile – che ha perso tutto. Gli è rimasto solo Joe, il suo pollo da combattimento. Non gli resta altro da fare (?) che andare a Santo Domingo per far combattere Joe nelle bische clandestine. Purtroppo, dopo la prima mirabolante vittoria, Joe viene rapito e portato al Chicken Park. Vladimiro urla il suo dolore: “Joe! Joe! Chi mi ha preso l’uccello?” e parte alla volta del misterioso parco. In sostanza la trama finisce qui. Tutto il resto è un succedersi di citazioni e parodie che hanno il solo scopo di aggiungere 80 minuti di girato a quello che altrimenti sarebbe un cortometraggio. Nel finale succede un po’ di tutto, ma prima devo comporre il puzzle del film.

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