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24 marzo 2019
Il processo di Verona (1962) diretto da Carlo Lizzani.
Il 24 luglio 1943, durante la seduta del Gran Consiglio del Fascismo viene votato l'ordine del giorno Grandi che esautora Benito Mussolini dai suoi poteri, restituendo il comando delle forze armate a Re Vittorio Emanuele che il giorno dopo lo fa arrestare.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre e la liberazione del Duce, avvenuta il 12 settembre con l'operazione Quercia, i firmatari dell'ordine del giorno che non sono riusciti a darsi alla fuga, ossia Galeazzo Ciano, genero e "delfino" del duce, Emilio De Bono, Giovanni Marinelli, Carlo Pareschi, Luciano Gottardi e Tullio Cianetti, vengono arrestati in attesa di essere processati con l'accusa di tradimento.
I sei vengono processati a Verona, nella Repubblica Sociale Italiana, dall'8 al 10 gennaio 1944, mentre la moglie di Ciano Edda tenta invano di trattare con i tedeschi, che manovrano il processo, per salvare la vita al marito, che viene invece condannato a morte e fucilato con gli altri l'11 gennaio 1944.
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